Bigon (Pd): "Pronto Soccorso, analisi Agenas, boom codici bianchi, è effetto di carenze della medicina territoriale"

04 aprile 2024

 

(Arv) Venezia 4 apr. 2024  - "I dati Agenas sui Pronto Soccorso del Veneto rivelano come quello del Veneto sia un caso macroscopico di carenze della medicina territoriale e dei medici di famiglia. Quel 54% di codici bianchi, messo a confronto con il 9,55% della Lombardia, con appena il 20% di codici verdi, sta a significare che mancano infatti quei filtri territoriali che impedirebbero un affollamento di casi che non sono di stretta emergenza". A dirlo la consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Maria Bigon, in riferimento all'analisi 2022 realizzata dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari.

"Il problema  però sta anche nei costi. In Lombardia - osserva l'esponente dem - un paziente in codice bianco spende molto meno rispetto al Veneto. La realtà è che il Veneto introita tantissimi soldi per i codici bianchi rispetto a tutte le altre regioni, ma nello stesso tempo abbiamo poco personale, in buona parte esterno, nei Pronto Soccorso. Viene da chiedersi e bisogna chiarire se esiste una effettiva, corretta presa in carico. Basti pensare al caso di Legnago, dove l'utenza, dopo ore di attesa, si rivolge al PS privato. A fronte di una crescente richiesta di salute, legata all'invecchiamento della popolazione, si assiste alla riduzione dei posti letto: il Veneto ha i tassi più bassi tra le regioni del nord, con soli 3 posti per ogni 1000 abitanti. Una carenza che si aggiunge al taglio ed al depotenziamento della sanità territoriale. Rispetto al 2019 i posti sono diminuiti del 11,34% nel pubblico ed aumentati del 7,62% nel privato. Un quadro che evidenzia un dato di fatto: chi non ha soldi, non si cura", conclude Anna Maria Bigon.